Due vittorie in tre gare nell’Asian Le Mans Series 2024/25 per Algarve Pro Racing. Michael Jensen/Valerio Rinicella/Malthe Jakobsen svettano nella prima prova in quel di Dubai controllando nel finale la scena davanti a Georgios Kolovos/Laurents Hörr/Job van Uitert (DKR Engineering #3)ed alla vettura gemella #20 di Kriton Lentoudis/Alex Quinn/Olli Caldwell .
Bretton Racing ottiene il successo in LMP3 con Jens Reno Moeller/Griffin Peebles/Theodor Jensen, mentre in GT3 festeggia 2 Seas Motorsport Mercedes con Ben Barnicoat/Parker Thompson/Anthony Mcintosh.
Il recap delle ultime ore
Dopo una breve red flag, scattata dopo 1h e 10 minuti per riparare le barriere rotte dalla Ferrari 296 GT3 #8 Dragon Racing all’uscita di curva 3, Pure Rxcing #91 ha gestito al ripartenza con Harry King al volante.
Il britannico non ha avuto problemi a gestire Mathias Beche (Proton Competition #11) e Valerio Rinicella (Algarve Pro Racing #25). Più arretrata, invece, l’Oreca 07 Gibson #22 Proton Competition, presente ai box prima di ripartire un giro dopo tutti gli altri.
L’elvetico ed il debuttante italiano non sono riusciti a riprendere King che ha chiuso in vetta la propria porzione di gara prima di cedere il volante al futuro alfiere di Porsche Penske Motorsport per il Mondiale Endurance Julien Andlauer.
Il francese, sostituto di Louis Delétraz, ha provato a controllare la scena con Pure Rxcing, ma ha dovuto fronteggiare il ritorno di Malthe Jakobsen. Il danese, anche grazie ad un testacoda del rivale, si è subito avvicinato alla testa della corsa con il chiaro intento di ottenere la seconda affermazione consecutiva in campionato.
La coppia ha iniziato a battagliare, mentre Proton Competition #11 ha allungato il proprio stint con Mathias Beche. Lo svizzero ha concluso infatti ben 32 tornate prima di cedere il volante a Jonas Ried contro i 25 dei rivali.
La lotta è entrata nel vivo, Jakobsen ha passato Andlauer che successivamente ha perso tanto terreno in seguito ad una foratura. Il #91 di Pure Rxcing ha dovuto fermarsi per una sosta supplementare, rallentato dopo un contatto con la Mercedes AMG GT3 EVO #9 GetSpeed.
Jakobsen ha quindi iniziato a gestire la competizione con un piccolo scarto nei confronti di Laurents Hoor (DKR Engineering #3). Ottimo ritmo da parte del tedesco, abile a superare Andlauer prima della foratura e del contatto con una delle tante GT3 presenti in azione.
L’ultimo passaggio ai box per inserire nuovo carburante non ha modificato le carte in tavola. Algarve Pro Racing ha gestito alla perfezione la situazione ottenendo la seconda affermazione in tre prove con Michael Jensen/Valerio Rinicella/Malthe Jakobsen.
DKR Engineering chiude in seconda piazza con Georgios Kolovos/Laurents Hörr/Job van Uitert, la compagine lussemburghese ha tenuto testa alla seconda Oreca 07 Gibson Algarve Pro Racing di Kriton Lentoudis/Alex Quinn/Olli Caldwell #20.
AF Corse #83 manca il podio e si accontenta del quarto posto precedendo Proton Competition #22, RD Limited #30, Nielsen Racing #24, Pure Rxcing #91, Proton Competition #11 ed AF Corse #50.

LMP3
Dopo due affermazioni di Ultimate, in LMP3 festeggia Bretton Racing con Jens Reno Moeller/Griffin Peebles/Theodor Jensen. L’equipaggio batte la squadra francese che dopo una prima parte di gara molto complicata ha recuperato terreno con Leonardo Colavita e Matteo Quintarelli.
I due italiani, in pista con Louis Stern, si sono dovuti accontentare della seconda piazza, Quintarelli mantiene in ogni caso il primato in campionato con un ampio margine sulla concorrenza.
Il podio è stato completato da Douwe Dedecker /Tim Creswick /Daniel Ali (Inter Europol Competition #34), decisamente arretrati in classifica rispetto al binomio di testa che ha semplicemente controllato la scena dal primo all’ultimo giro.

GT3
Dopo la red flag, la Porsche #87 Origine Motorsport si è trovata leader davanti alla Mercedes #14 Climax Racing ed alla competitiva Ferrari #74 Kessel Racing che ha dominato la scena durante i primi sessanta minuti di green flag.
Lee Ye Hongli ha iniziato a difendersi da Ling Kang e da Ben Truck, all’assalto con la propria Ferrari dopo due decisi attacchi nei confronti di Matteo Cressoni (Proton Competition Porsche #60) e Joel Sturm (Manthey Porsche #10).
La 296 GT3 #74 ha ripreso la vetta con Tuck che nelle ultime battute del proprio stint ha dovuto vedersela con il ritorno della Porsche #10 di Sturm. Il campione in carica della classe GT nell’Asian Le Mans Series e nel FIA World Endurance Championship si è avvicinato al britannico, il sorpasso è puntualmente avvenuto prima della conclusione dello stint.
L’ultimo passaggio in pit road ha confermato in vetta la Porsche #10 con un piccolo margine nei confronti della 992 GT3-R #87 Origine Motorsport. Laurin Heinrich ha iniziato a spingere per provare a riprendere Klaus Bachler, consapevole di dover scontare a fine evento una penalità di 10 secondi per un contatto in pit road.
Il finale ha però cambiato le carte in tavola a favore della Mercedes #96 affidata a Ben Barnicoat. Il britannico di 2 Seas Motorsport si è infatti ritrovato leader in seguito all’improvvisa sosta da parte della Porsche #10, costretta ad un pit extra per l’ultimo rabbocco di carburante.

2 Seas Motorsport ottiene quindi la prima storica affermazione nell’Asian Le Mans Series con Ben Barnicoat/Parker Thompson/Anthony Mcintosh . Il tridente si impone con merito precedendo la Porsche #92 Manthey di Ryan Hardwick/Richard Lietz/Riccardo Pera e la Ferrari #74 Kessel Racing di Dustin Blattner/Ben Tuck/Dennis Marshall.
Origine Motorsport Porsche #87 con la penalità ha chiuso in quarta piazza precedendo la 992 GT3-R #10 di Manthey e la Mercedes #16 Winward Racing. 7mo posto per la Ferrari #51 AF Corse, ottavo per l’AMG GT3 EVO #14 Climax Racing.
Domani alle 11.10 italiane race-2 a Dubai prima del gran finale di settimana prossima ad Abu Dhabi con altre due competizioni in successione.
Luca Pellegrini
Foto. Asian Le Mans Series